Microsoft deve pagare una multa salata, venti milioni di dollari, per aver raccolto e conservato i dati dei bambini con meno di 13 anni che dal 2015 al 2020 hanno giocato con i videogame e l’Xbox.
In questo periodo i bambini hanno potuto inserire per giocare nome, e-mail e data di nascita anche senza l’ok dei genitori che invece è obbligatorio secondo una legge degli Stati Uniti.
In Europa come funziona?
Regolamenti simili, che
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Stefania Fanucci
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