La primavera è ormai alle porte, le giornate stanno diventando più lunghe, i pomeriggi più soleggiati e, con l’arrivo della primavera, torna la voglia di trascorrere più tempo fuori. Dopo un lungo inverno e la maggior parte delle giornate passate in luoghi chiusi, a scuola, a casa o in attività extra-scolastiche che lasciano poco spazio al tempo libero e alla creatività, i bambini sentono il bisogno di passeggiare e giocare all’esterno.
Secondo il Ministero della Salute, negli ultimi 20 anni le ore trascorse dai bambini dentro 4 mura sono notevolmente aumentate a discapito delle attività all’aria aperta. Un dato preoccupante se consideriamo che (sempre secondo i consigli del Ministero della Salute) i bambini dovrebbero giocare o svolgere un’attività fisica all’aria aperta per almeno un’ora ogni giorno.
Un bisogno, purtroppo, sempre più frequente e inascoltato, al punto di trasformarsi in un disagio (fisico e psicologico) per un numero crescente di bambini: il pedagogista Richard Louv l’ha battezzato “disturbo da deficit di natura”.
Giocare all’aperto è un bisogno fisico e psicologico del bambino
Giocare all’aria aperta non solo è importante per allenare i muscoli, esercitare i riflessi, sviluppare la consapevolezza, la curiosità, l’intelligenza, la voglia di conoscere e di esplorare quello che ci circonda ma è, anche, fondamentale per la socializzazione. Nelle città, dove non è sempre facile trovare spazi verdi adeguati e sicuri, il luogo dove i bambini possono giocare all’aria aperta in autonomia è sicuramente il parco giochi. Uno spazio dove il bambino è libero di muoversi e di scegliere i giochi per parchi e le attività che preferisce sotto l’occhio vigile ma non invadente dell’adulto.
Il parco giochi aiuta i bambini a socializzare
Il gioco, oltre ad essere divertimento, è una forma innata di pedagogia infantile ed è grazie al gioco che i più piccoli possono imparare le prime regole della socializzazione. Il gioco all’aria aperta nei parchi giochi ha il vantaggio di permettere ai bambini di sfogare il loro bisogno di attività fisica in libertà e di imparare, allo stesso tempo, a rispettare gli altri, ad aspettare il proprio turno, a condividere i giochi, a inserirsi in un gruppo o ad improvvisare nuovi giochi con bimbi che non si conoscono, il tutto all’interno di un micromondo ludico. Senza contare che giocando con gli altri i bambini imparano anche a risolvere i piccoli conflitti perché il gioco possa continuare.
Il parco giochi stimola la creatività
Le strutture all’interno di un parco giochi non sono solo utili a sviluppare destrezza, muscoli ed equilibrio ma sono anche una grande fonte di creatività! I castelli, le torrette, le scalette, i percorsi sospesi… possono trasformarsi in un attimo in luoghi di fantasia dove vivere incredibili avventure.
Il tempo passato nel parco giochi ha sicuramente un grande vantaggio: incontrare e relazionarsi con altri bimbi in un ambiente ludico permette ai bambini di collaborare divertendosi e di inventare insieme nuovi giochi e storie fantastiche a cui ogni bambino contribuisce con la propria immaginazione.
Immagine di pressfoto su Freepik
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