Tartaglia è una maschera della commedia dell’arte nata a Genova all’inizio del ‘600. Nella seconda metà del Seicento, nonostante l’origine genovese, Tartaglia divenne popolarissimo a Napoli (anche per merito dell’interpretazione colorita dell’attore Carlo Merlino) diventando un degno compagno di Pulcinella. Nella Commedia dell’Arte, Tartaglia interpreta ruoli diversi: giudice, notaio, farmacista, avvocato o consigliere di corte. Altre volte è un semplice domestico o il genitore di qualche altro personaggio della commedia.
Le caratteristiche della maschera Tartaglia
La caratteristica principale di Tartaglia è la balbuzie… appena inizia a parlare, storpia le parole, le ripete, balbetta e fa decisamente ridere gli spettatori. E’ goffo e piuttosto grasso, senza baffi né barba e senza capelli. Si aggiungono una forte miopia (per questo motivo porta enormi occhiali) e una forma di sordità che lasciano interdetto il suo interlocutore e lo fanno spesso innervosire! Eppure è un grande tenerone al quale piacciono molte le donne delle quali si innamora quasi sempre.
Il costume di Tartaglia
Il costume della maschera Tartaglia era inizialmente costituito da un abito e da un mantello verdi a strisce gialle, da un ampio collare bianco e da un grande paio di occhiali verdi. Negli anni che seguirono, il vestito cambiò leggermente sia nei colori che negli accessori.
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