Questa è una bella fiaba di Carnevale per bambini, intitolata “Io sono il carnevale dell’arte” e scritta da Roberta Aprile. Una storia sulle maschere italiane per fare conoscere ai bambini le maschere tradizionali del nostro Paese.
Storia sulle maschere italiane da stampare
Per stampare la storia “Io sono il carnevale dell’arte, illustrata con disegni da colorare, scorri la pagina verso il basso e clicca sull’immagine dove segnato. Si aprirà una seconda finestra, con la storia di Carnevale, pronta per essere scaricata e/o stampata.
Io sono il carnevale dell’arte
C’era una volta il carnevale e c’è ancora adesso, e tutti i bambini si stavano provando il loro bell’abitino: Martina aveva deciso di vestirsi da principessa Elsa di Frozen, Sofia da Sailor Moon, e il piccolo Mattia da Capitano Jake. Solo il piccolo Igor non aveva nessuna idea di cosa mettersi per quel giorno, in più la maestra aveva invitato tutti i bambini alla feste di carnevale, proprio tra due giorni, non molti pensò Igor.
“Da cosa ti vestirai?” chiese al suo migliore amico.
“Mi vestirò da Dragon Ball!” rispose lui fiero.
Igor cercò di pensare, ora mancava solo un giorno al carnevale organizzato dalla scuola. La notte prima della festa, accadde una cosa fantastica, le maschere dell’arte erano venute a trovarlo e al clangore di una musica magica, la festa iniziò. Le maschere si presero tutte per mano, e con un dolce inchino la presentazione cominciò
“Ciao io sono Arlecchino!”
“Arlecchino?”, si entusiasmò Igor
‘Io sono Arlecchino, vengo da Bergamo e volteggio con i colori, il mio abito vivace e allegro fanno del carnevale un giorno burlesco ma ricorda queste parole solo a carnevale è consentito lo scherzo, ma non tutti i giorni lo scherzo vale!’
‘Ed io sono Balanzone di Bologna, e sono Dottore mi intendo di tutto, e parlo, parlo, parlo, so antichi proverbi e citazioni in latino anche se qualcuno dice, che sono molto chiacchierone’
‘E io, piccolo Igor, sono Beppe Nappa, son siciliano, e sono molto, molto goloso, adoro il cibo e la cucina, sono gaudente e un po’ giullare e compio guizzi di grande agilità’
‘Io sono Capitan Spaventa, e sono ligure ho due lunghi e aguzzi baffi, sono spadaccino, ma solo di lingua colpisco’‘Io caro Igor, sono Colombina e vengo da Venezia, sono una servetta furba e vivace, do molti consigli alla mia signora, sono giocherellona e chiacchierona e con Arlecchino mi accompagno‘
‘Io sono Gianduja nato ad Asti, in Piemonte per la precisione, vesto elegante con un panciotto di giallo, adoro il buon cibo e il buon vino ed è per questo che le mie guance son così rubizze’
‘Io sono Meneghino e vengo da Milano, sono coraggioso e di buon senso, con le mani in mano non so stare, amo molto darmi da fare’
‘Io Igor sono il ricchissimo e avaro Pantalone, mercante di Venezia, e sono spesso innamorato, non sempre ricambiato e spesso beffato’
“Ciao piccolo Igor io sono Pulcinella!”
‘Pulcinella?’, si domandò Igor
‘Certo!’ disse Pulcinella. ‘Io vengo da Napoli, sono mattacchione e molto giocherellone, quando qualcosa va molto bene comincio una danza: saltelli vivaci di sberleffi e simpatiche smorfie’
‘Ed io Igor, sono Rugantino e vengo da Roma, sono linguacciuto e tante ne ho dette ma poi sono un buono e di gran cuore’
‘Io invece sono Stenterello e vengo da Firenze, indosso una calza rossa e una a strisce colorate, sono ottimista e ingegnoso e in fondo molto generoso’
e poi ancora Brighella da Bergamo, Meo Patacca di Roma, Fagiolino di Bologna, Tartaglia anche lui di Napoli, poi ancora tante altre, ciascuna la sua città e regione, tutte danno colore e allegria.
Cerca la maschera dell’arte anche nella tua città, vedrai chi si troverà.
E il nostro piccolo Igor, da cosa avrà deciso di vestirsi?
In questo aiutalo tu: con suggerimenti e fantasia.
Le maschere italiane
Le maschere del Carnevale italiano più famose sono senza dubbio Arlecchino, Pulcinella, Pantalone, Colombina, Brighella, Balanzone, Stenterello e Capitan Spaventa.
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