Ebbene sì, il sole può bruciare anche in montagna! E’ importante sapere, o non dobbiamo dimenticarci, che i raggi UV (quelli pericolosi per la salute) aumentano del 10% ogni 1.000 metri. A 2.000 metri di altitudine, siamo quindi esposti a 20% in più di raggi UV. Tuttavia, quando la temperatura non è alta, siamo meno consapevoli del rischio che corriamo. Inoltre, se durante i mesi di dicembre e gennaio i rischi sono meno forti, da febbraio il livello dei raggi UV aumenta notevolmente e in marzo/aprile è come essere nelle Antille, in pianura e in piena estate! Durante le vacanze in montagna, la protezione solare è quindi d’obbligo, con un indice di protezione di almeno 30, meglio se 50, e da applicare ogni due ore. Per i bambini, dobbiamo essere ancora più attenti e usare il massimo della protezione.
Come proteggere i bambini dal sole in montagna
- Proteggere la pelle con una crema che abbia un attore di protezione non inferiore a 50+. La protezione UVB serve a evitare scottature, ma le creme solari devono proteggere anche contro gli UVA, responsabili dei danni più profondi per la pelle. E tanto più il fototipo del bambino è chiaro, tanto più il fattore di protezione dovrà essere alto.
- Spalmare la crema su tutte le parti scoperte del corpo e sul viso ripetendo l’applicazione più volte al giorno.
- Indossare occhiali da sole per proteggere gli occhi sia d’inverno che d’estate anche quando non c’è il sole per evitare congiuntiviti o danni alla retina.
- Durante le passeggiate, biciclettate o trekking in montagna proteggere la testa con un cappellino a falde larghe soprattutto nelle ore più calde tra le 12 e le 16
- Portare sempre con sé una borraccia di acqua da bere (e da fare bere ai bambini) nel corso della passeggiata per re-idratarsi.
Come proteggere la testa dal sole?
Oltre all’uso del capellino, il modo più efficace per proteggere la testa dal sole è limitare l’esposizione diretta per lunghi periodi e nelle ore più calde.
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