Ius soli

E’ successo in provincia di Milano circa un mese fa. Un ragazzino di 13 anni egiziano ha telefonato ai carabinieri e poi alla famiglia per lanciare l’allarme. Il pullman sul quale viaggiava insieme ai suoi compagni e alle insegnanti per una gita era stato sequestrato dall’autista che minacciava l’intera scolaresca e le maestre. Questa telefonata ha permesso alle forze dell’ordine di localizzare la posizione dello scuolabus in tempi veloci, di arrestare l’autista e di salvare tutti. Dopo questo fatto[ppw id=”125865722″ description=”aprile 2019″ price=”0″] molte persone, tra cui genitori e insegnanti, hanno chiesto al governo di riconoscere a questo piccolo eroe la cittadinanza italiana per merito.

COSA SIGNIFICA CHIEDERE LA CITTADINANZA?
Riconoscere italiani i bambini stranieri perché sono nati e vivono nel nostro Paese. Quando entri in classe ti trovi davanti bambini figli di stranieri che, pur frequentando le scuole con i compagni italiani, non sono cittadini come loro. Se nati qui, dovranno attendere di compiere diciotto anni per chiedere la cittadinanza italiana. Questa è la legge come è adesso ma è considerata un po’ superata. Alcuni vorrebbero che questa legge venisse modificata e che in Italia ci fosse la ius soli cioè dal latino “legge del suolo”: chiunque nasca sul territorio o suolo di un certo Paese ne diventa subito cittadino come succede in America. In Italia il governo sta studiando nuovi criteri per riconoscere la cittadinanza.

QUALI SONO I NUOVI CRITERI (REGOLE) E COSA PREVEDE LA LEGGE?
La nuova legge introduce due nuovi criteri per ottenere la cittadinanza prima dei diciotto anni e si chiamano “ius soli temperato” (diritto legato al territorio ) e “ius culturae” (diritto legato alla scuola cioè all’istruzione). Lo ius soli temperato quando un bambino nato in Italia diventa italiano se almeno uno dei due genitori si trova legalmente in Italia da almeno cinque anni e ha un permesso di soggiorno. Invece con lo ius culturae i piccoli stranieri nati in Italia, o arrivati entro i 12 anni, possono chiedere la cittadinanza se hanno frequentato le scuole italiane per almeno cinque anni e superato almeno un ciclo scolastico.

Stefania Fanucci 

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