Sono talmente imponenti che vicino a loro gli uomini sembrano nanetti da giardino. E sono così belli che vengono considerati capolavori della natura: sono gli alberi monumentali che il ministero delle Politiche agricole ha censito per creare il primo elenco degli alberi monumentali d’Italia, diviso per regioni.
MA COME SI FA A RICONOSCERE UN ALBERO MONUMENTALE?
In base allo studio degli esperti si definisce monumentale[ppw id=”125865722″ description=”febbraio 2018″ price=”0″] sia un albero isolato che uno inserito all’interno di una formazione boschiva (di boschi), l’importante che possieda un “pregio naturalistico” cioè un valore sia perché raro sia perché rappresenta un punto di riferimento storico o culturale di un territorio. Il primo elemento importante rimane, però, la grandezza e la maestosità a cominciare dalla dimensione del tronco e dall’ampiezza della chioma. Gli alberi più vecchi, poi, accolgono insetti, rettili, uccelli e mammiferi.
Se vuoi vedere qualche esempio di questi “monumenti”vai a Torino ad ammirare il Platano della Tesoreria oppure a Cerva, vicino Catanzaro (Reggio Calabria) per vedere il Castagno di Melitani. Merita una visita anche l’olmo campestre di Budrio, nei pressi di Bologna (Emilia Romagna) oppure il Ficus Macrophylla di Bordighera (Liguria) .
LE PAROLE DIFFICILI
imponenti: enormi.
ministero delle Politiche agricole: organizzazione politica che si occupa dell’agricoltura.
censito: contato uno per uno.
ampiezza: grandezza.
chioma: insieme dei rami,delle fronde e delle foglie di un albero.
Stefania Fanucci
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