La storia di Cenerentola

Cenerentola, un nome che risuona nelle memorie di bambini e adulti, è una delle fiabe più amate e conosciute di sempre. La storia di Cenerentola, con la sua magica trasformazione e il lieto fine, continua a incantare generazioni di lettori. Ma chi ha scritto questa fiaba e da quando è raccontata? Scopriamolo insieme.

Origini e autore della storia di Cenerentola

La fiaba di Cenerentola ha radici antiche e si ritrova in diverse culture con variazioni nei dettagli. Tuttavia, la versione più nota in Occidente è attribuita a Charles Perrault, uno scrittore francese del XVII secolo. Pubblicata per la prima volta nel 1697 nella raccolta “Histoires ou contes du temps passé”, la storia di Cenerentola, o “Cendrillon” come è conosciuta in francese, ha catturato l’immaginazione di lettori di tutte le età. Charles Perrault è stato un pioniere nella trascrizione delle fiabe, portando alla luce racconti orali tramandati di generazione in generazione. La sua versione di Cenerentola è quella che ha influenzato maggiormente le successive rappresentazioni letterarie, teatrali e cinematografiche. La fiaba di Cenerentola di Perrault include elementi iconici come la zucca trasformata in carrozza, le scarpette di cristallo e la fata madrina, tutti dettagli che sono diventati simboli della storia.

La fiaba di Cenerentola: un racconto di speranza e resilienza

La storia di Cenerentola è semplice ma potente. Racconta di una giovane ragazza, Cenerentola, che vive con la sua matrigna crudele e le sorellastre invidiose dopo la morte del padre. Nonostante le angherie e i lavori ingrati, Cenerentola mantiene un cuore puro e gentile. La sua vita cambia radicalmente grazie all’intervento di una fata madrina, che le dona una notte magica al ballo del principe. Con l’aiuto di un incantesimo, Cenerentola si trasforma in una splendida dama, ma deve ricordarsi di rientrare a casa prima della mezzanotte, quando l’incantesimo svanirà.

L’eredità di Cenerentola

La fiaba di Cenerentola ha attraversato i secoli, adattandosi e trasformandosi attraverso vari media. Oltre alla versione di Perrault, un’altra versione celebre è quella dei fratelli Grimm, intitolata “Aschenputtel“, che presenta alcune differenze significative, come la presenza di colombe magiche al posto della fata madrina. Nel ventesimo secolo, la storia di Cenerentola è stata immortalata dalla Disney nel 1950, diventando uno dei classici animati più amati. Questa versione ha consolidato l’immagine di Cenerentola come simbolo di speranza e perseveranza, ispirando innumerevoli adattamenti, tra cui film, spettacoli teatrali e opere musicali.
Cenerentola è molto più di una semplice fiaba; è un racconto di resilienza, speranza e trasformazione. La storia di Cenerentola ci ricorda che, nonostante le difficoltà, i sogni possono diventare realtà con un po’ di magia e tanta determinazione. Questa fiaba senza tempo continua a ispirare e incantare, dimostrando che il potere delle storie può attraversare i secoli, toccando il cuore di chiunque vi si avvicini. Che sia letta su un libro, vista su uno schermo o ascoltata come racconto orale, la magia di Cenerentola non smetterà mai di brillare.

La storia di Cenerentola da stampare

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C’era una volta una fanciulla buona e bellissima, figlia di un gentiluomo molto ricco. Un giorno la mamma morì e il gentiluomo si risposò con una donna che aveva due figlie. Dopo qualche tempo, anche il padre della fanciulla morì e lei rimase sola con la matrigna cattiva e le due sorellastre, Genoveffa e Anastasia, che si rivelarono cattive e invidiose. La matrigna decise che, da quel giorno, la bambina avrebbe dovuto svolgere solo i compiti più umili e faticosi. Le sorelle cattive presero tutti i suoi bei vestiti e le diedero una vecchia palandrana grigia da indossare. Per questo motivo tutti la chiamavano Cenerentola.
Di notte, Cenerentola doveva dormire su un pagliericcio vicino al camino e alla cenere e, al mattino, alzarsi all’alba, accendere il fuoco, portare l’acqua, pulire, cucinare, lavare… e per giunta, le sorellastre gliene facevano di tutti i colori! La sua sola compagnia erano topolini e uccellini che la tenevano allegra. Nonostante ciò, Cenerentola era sempre gentile e sorridente.
Un bel giorno, arrivò un invito del Re che invitava tutte le fanciulle del regno ad un ballo in onore di suo figlio il Principe. Le sorellastre, eccitatissime all’idea d’incontrare il principe, chiamarono Cenerentola perché le aiutasse a prepararsi e la matrigna, che non poteva negare l’invito a Cenerentola le disse “Potrai andare solo quando avrai finito tutte le faccende di casa”. La fanciulla lavorò tutto il giorno mentre le sorellastre cattive la prendevano in giro perché non avrebbe mai avuto un vestito da indossare per il ballo. E Cenerentola piangeva in silenzio… Non sapeva che i suoi amichetti gli stavano cucendo un meraviglioso abito da ballo.
Quando la videro arrivare così bella e ben vestita, Genoveffa e Anastasia saltarono sulla povera ragazza e le strapparono tutto il vestito! Ma… con un “Bibidi, bobidi, bu!” apparve la fata sua madrina che con un colpo di bacchetta magica trasformò il vestito strappato nel più bel vestito che si fosse mai visto e una zucca dell’orto in una sontuosa carrozza. Ma c’era una condizione: “Stai attenta Cenerentola, tutta questa magia finirà a mezzanotte precisa, devi tornare prima, mi raccomando. E adesso vai, corri al ballo!”
L’ingresso della ragazza a palazzo reale lasciò i presenti stupefatti, tanta era la bellezza di questa splendida sconosciuta. I violinisti smisero di suonare ed il principe le andò subito incontro, fissandola incantato. I due giovani danzarono tutta la notte sotto gli occhi invidiosi di tutte le fanciulle presenti fino a quando Cenerentola vide un orologio e si accorse che era quasi mezzanotte. Fece una reverenza e fuggì via, perdendo una delle scarpine di cristallo che indossava.
Il principe era disperato e voleva assolutamente ritrovare la fanciulla di cui si era perdutamente innamorato ed il re ordinò che si provasse la scarpina a tutte le fanciulle del regno, fino a quando la bella sconosciuta non fosse stata trovata.
Un granduca, incaricato dal re, arrivò a casa di Cenerentola, e, nonostante gli sforzi delle due sorellastre per dimostrare che la scarpina era di una di loro, ci si accorse subito che i loro piedoni erano troppo grossi per entrare in quella delicata scarpina…
Quando arrivò il turno di Cenerentola, la matrigna infuriata fece inciampare l’aiutante del granduca e la scarpina si ruppe. Ma Cenerentola aveva conservato la seconda scarpina e la tirò fuor: era proprio perfetta per il suo piedino!
Cenerentola fu subito portata al castello, dove si celebrarono le nozze tra lei e il principe, che vissero per sempre felici e contenti.

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