Quest’anno piove poco e non va bene: clima primaverile, laghi e fiumi a secco, montagne senza neve, livelli di smog alle stelle.
L’acqua è importante per i campi coltivati (agricoltura), necessaria per la crescita delle piante ma anche per le persone. A febbraio le precipitazioni[ppw id=”125865722″ description=”marzo 2016″ price=”0″] sono diminuite rispetto alla media del periodo. Servirebbe, quindi, pioggia no-stop per abbattere una grave siccità in un inverno caldo e arido. In Italia, a gennaio è piovuto come ad agosto!
Quali sono le conseguenze di questa situazione?
Risultato della scarsa pioggia e delle alte temperature sono primule, viole, margherite e mimose già sbocciate. Grano, orzo, farro “soffrono” mentre le semine di barbabietole, mais e soia, fondamentali per l’alimentazione del bestiame, sono a rischio a causa di terreni poco “bagnati” quindi poco fertili. Le fragole, gli asparagi e i carciofi sono arrivati con largo anticipo nei supermercati. Inoltre a causa del caldo fuori stagione proliferano, cioè si moltiplicano gli insetti.
Come dare da bere alla Terra?
Secondo la Coldiretti (organizzazione di imprenditori agricoli) bisogna intervenire portando l’acqua ai laghi. È necessario che la neve, la pioggia e i torrenti vengano condotti verso il lago, grande bacino di acqua dolce.
Come si può fare?
Le piogge si generano grazie al riscaldamento del mare che evapora andando a formare le nuvole che poi ci restituiranno l’acqua. E’ l’acqua piovana che raccolta può essere utilizzata per l’irrigazione dei campi, per dissetare gli animali e nelle situazioni di emergenza.
LE PAROLE DIFFICILI
Precipitazioni: piogge
Siccità: mancanza d’acqua
Irrigare: bagnare
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