Molti di questi campi erano stati costruiti in Polonia, un paese dove vivevano molti ebrei.
Stessa sorte toccò[ppw id=”124507149″ description=”virus zika febbraio 2016″ price=”0″]ai rom, agli slavi, ai diversamente abili, ai neri, a chi si opponeva al regime… ovvero a tutti quelli che secondo i nazisti non appartenevano alla razza ariana, che consideravano superiore.
Il campo di Auschwitz-Birkenau (costruito nel 1940) è stato il più grande tra i campi di concentramento. In questo campo furono deportati 1,5 milioni di ebrei provenienti da ogni parte dell’Europa! Al momento del loro arrivo nel campo, le persone erano “selezionate” dai nazisti. Significa che chi non era considerato abbastanza forte per lavorare era eliminato, quindi ucciso. Tutti gli altri erano costretti a lavorare in condizioni disumane.
Nel gennaio 1945, la Polonia fu liberata. Il 27 gennaio l’esercito sovietico entrò nel campo di concentramento di Auschwitz scoprendo gli orrori dei campi di sterminio.
Il mondo aprì gli occhi sulla più grande tragedia del ventesimo secolo.
Il campo di concentramento di Auschwitz è diventato il simbolo della Shoah, una parola ebraica che significa “annientamento”.
PERCHE’ SI CHIAMA GIORNO DELLA MEMORIA?
La nostra memoria custodisce tutti i nostri ricordi. Ricordare l’orrore di quel periodo, raccontarlo a chi ancora non lo conosce, permette agli uomini di non ripetere gli stessi errori e costruire un futuro migliore. Perché non vogliamo che succeda mai più!
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